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The GuestZ

 

ROXX ZONE 2008: recensione EP d'esordio "Not For Money, Just For Glory"

Mini cd di debutto per i The Guestz, band composta da alcuni personaggi ben conosciuti della scena romana come il chitarrista Jonna (ex Lord Brummell, ex Decadenza e attualmente in collaborazione con Angus Bidoli e Luca Faggella), il bassista Rob ’n’ Roll (ex Bubblegum Kiss), il cantante Mimmo God ed il giovane batterista Matt. L’attacco di “Jonna Wants Two Beers” potrebbe far pensare ad un melodicissimo e pomposo pezzo hair metal, ma all’ingresso della voce di Mimmo God è l’inconfondibile incedere “AC/DCiano” della sei corde di Jonna a prendere il sopravvento e a virare su binari cari ai Johnny Crash. Il ritornello è senza dubbio trascinante e coinvolge sin dal primo ascolto; bello l’assolo e molto divertente il testo. Con queste premesse, la successiva “Piracy” non può che attestarsi su livelli qualitativi altissimi, ed infatti, pur mantenendo un tiro del tutto rock and roll, quando giunge al refrain ti stende con un gancio destro che solo certe hard rock band 80iane erano capaci di sferrare. Probabilmente è proprio il porsi a cavallo di questi due stili a rendere la proposta accattivante. La conferma è data da “House Of Rock”, che come al solito esplode all’altezza del ritornello, e si lascia cantare sin dal primo passaggio. Coinvolgente, questo è il termine più adatto per descrivere la musica dei The Guestz. “Naked Alice”, che parla di una storia di sesso nata tramite MySpace, parte col piede pigiato sull’acceleratore e vira su territori vagamente in stile Junkyard. Chiude “In The Blink Of An Eye”, che riprende il tiro dei primi pezzi e pone la parola fine su un ep decisamente riuscito. Un plauso ai ragazzi per una performance superba, in particolar modo per quanto concerne la sezione ritmica e le chitarre, il cui lavoro è davvero pregevole, e per una registrazione che fa impallidire buona parte dei dischi che passano in redazione, italiani e non. Pollice su!


SLAM!: By Moreno Lissoni recensione EP d'esordio "Not For Money, Just For Glory"

Ero assai curioso di sentire il materiale dei The Guestz, per 3 motivi principalmente:
1) perche' della band fanno parte 'vecchie' conoscenze di SLAM!;
2) perche' ne sentivo parlare bene;
3) perche' il Jonna è un fan di Kix e Rhino Bucket.
Nonostante sia un gruppo di giovane nascita (2006), i The Guestz vedono nelle sue fila musicisti che da anni tengono sveglia la scena rock romana, il chitarrista Jonna oltre a suonare in diversi tributi, ha prestato la sua 6 corde anche ai Decadenza, gruppo prematuramente scomparso; il bassista Rob 'n' Roll ha girato la capitale con i Brightness (Tributo ai Darkness) e formato i Bubblegum Kiss, cosi' anche il vocalist Mimmo God e il batterista Matt, si tengono impegnati con i loro tributi.

Not For Money, Just For Glory è un ep che non delude le aspettative, suonato e registrato bene, ha dalla sua un paio di pezzi sopra la media di rock grezzo d'annata. Prendiamo ad esempio l'opener "Jonna Wants Two Beers", tirato rock and roll stradaiolo dal sapore AC/DC-iano o l'anthemica "House Of Rock", che sarà anche un po' scontata, ma che troverà molti consensi da parte dei fan degli Eighties, buoni consensi ottenuti anche in "Naked Alice" che a tratti mi ricorda molto i torinesi Motorcity Brags.
Completano il lavoro "In The Blink Of An Eye" e "Piracy", quest'ultima forse la canzone più 'difficile' della release che ha bisogno di qualche ascolto per essere apprezzata, ma il giudizio finale è più che positivo, infatti il gruppo capitolino dimostra di avere personalita' e buon gusto, doti rare di questi tempi che gli permettono di risaltare in un panorama sommerso da gruppi cloni.
"Guardate l'alto. In alto, mente in alto, cosi' esce tutta la voce. Pronti, uan, tu, tri, for..."


10/12/2006 - Stazione Birra, Rome - opening for Soul Doctor and Markonee

Entrate Parallele  

[...] L’imponente palco del Stazione Birra, valido locale quasi impossibile da raggiungere tanto è nascosto dietro una serie di stradine a senso unico che farebbero perdere l’orientamento anche ai possessori di una bacchetta da rabdomante, vede esibirsi per primi, nell’ultima data italiana dei Soul Doctor, i The Guests, gruppo che gioca in casa e propone un hard rock veloce ed efficace, anche se abbastanza grezzo, caratterizzato fra l’altro da titoli abbastanza indicativi come “Come On Lil’ Devil” e “Ten Years In Jail”. I quattro brani in programma racchiudono anche una comparsata sul palco di Steff, chitarrista dei Markonee, che duetta alle sei corde nella riproposizione di “Living After Midnight” dei Judas Priest. [...]

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